Verso la guerra globale? Ducunt fata volentem, nolentem trahunt
robertodemattei.substack.com
Mentre missili e droni solcano i cieli dal Mar Nero al Mediterraneo, la preoccupazione delle diplomazie occidentali sembra essere quella di procrastinare il più possibile una conflagrazione generale da tutti ritenuta inevitabile. Una delle ragioni di questo pessimismo è l’apparente mancanza di una via di uscita di fronte a questioni internazionali sempre più intricate, come quelle dell’Ucraina e del Medio Oriente. Solo una visione assiologica della politica potrebbe offrire uno spiraglio di luce, ma oggi ogni Stato, ogni coalizione, fa proprie le categorie di Carl Schmitt, secondo cui spetta a chi guida i destini dei popoli decidere di volta in volta chi è l’amico e chi il nemico. All’ordine sociale tradizionale, fondato sulla agostiniana «
Verso la guerra globale? Ducunt fata volentem, nolentem trahunt
Verso la guerra globale? Ducunt fata…
Verso la guerra globale? Ducunt fata volentem, nolentem trahunt
Mentre missili e droni solcano i cieli dal Mar Nero al Mediterraneo, la preoccupazione delle diplomazie occidentali sembra essere quella di procrastinare il più possibile una conflagrazione generale da tutti ritenuta inevitabile. Una delle ragioni di questo pessimismo è l’apparente mancanza di una via di uscita di fronte a questioni internazionali sempre più intricate, come quelle dell’Ucraina e del Medio Oriente. Solo una visione assiologica della politica potrebbe offrire uno spiraglio di luce, ma oggi ogni Stato, ogni coalizione, fa proprie le categorie di Carl Schmitt, secondo cui spetta a chi guida i destini dei popoli decidere di volta in volta chi è l’amico e chi il nemico. All’ordine sociale tradizionale, fondato sulla agostiniana «