Roberto de Mattei
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L’Assunzione della Beata Vergine Maria
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L’Assunzione della Beata Vergine Maria

Il 15 agosto si celebra una delle feste più belle della Chiesa cattolica:  l’Assunzione della Beata Vergine Maria, cioè il suo transito in anima e corpo dalla terra alla vita celeste. Questa verità di fede scaturisce dalla Maternità divina e dalla integrità verginale del Corpo di Maria. Essendo Maria Madre di Dio e immune dal peccato originale, non conveniva che fosse sottomessa alla corruzione della morte, che è una pena del peccato. L’Immacolata dunque è la premessa, l’Assunta è la conclusione. 

La Madonna fu miracolosamente assunta al cielo. Ma vi è a questo proposito un altro punto importante da ricordare. Tutti i catechismi spiegano la differenza tra Assunzione e Ascensione. Gesù, essendo Uomo-Dio, salì al cielo per virtù propria, mentre la Madre che era creatura, sebbene la più degna di tutte, salì al cielo per virtù di Dio. Questo non significa naturalmente che Maria, salendo al cielo, si sia materialmente appoggiata agli angeli che, supplendo alla sua impotenza, la trasportarono in cielo.  Il Corpo della Madonna era divenuto un corpo glorioso e quindi non più sottoposto alle leggi della gravità, ma trasfigurato, sottile, agilissimo, irraggiante luce e bellezza.  

La voce dei popoli fin dai primi secoli celebrò l’Assunta, che può definirsi la più popolare festa della Cristianità. La festa dell’Assunta è una delle più antiche presso i cristiani, così come la sua devozione. Santo Stefano re d’Ungheria, che fu il primo re cristiano a consacrare l’intero suo Regno alla Madonna, scelse come giorno proprio il 15 agosto, da allora festeggiato da tutti e chiamato “Il giorno di Maria Regina d’Ungheria”.

Un altro sovrano, Luigi XIII re di Francia, il 15 agosto 1638, volle imitare il gesto di santo Stefano, consacrando a Maria tutto il suo regno. Il 15 agosto divenne festa nazionale in Francia. I conquistatori spagnoli, per devozione all’Assunta, vollero chiamare “Assunzione” la capitale del Paraguay. Ma la testimonianza più solenne e palpabile della loro fede i popoli ce l’hanno tramandata nelle loro memorie storiche: basiliche, chiese, cappelle, altari, dipinti, monumenti stanno a proclamare al mondo intero la credenza unanime di secoli cristiani.

 Ma è forse nel campo della pittura che l’Assunzione ha avuto la sua maggiore esaltazione artistica. Basti un nome: quello di Tiziano il cui capolavoro, l’Assunta, è riprodotto in un’infinità di immagini. L’opera è una grande pala d’altare dipinta da Tiziano tra il 1516 e il 1518 per la chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, 

Alcune di queste opere d’arte sono incentrate sul momento della dormizione di Maria, il punto di partenza, potremmo definirlo, dell’Assunzione. Altre raffigurano il punto di arrivo: l’ingresso della Madonna in Paradiso e la sua incoronazione come Regina del Cielo e della terra. Il dogma dell’Assunta è infatti strettamente legato ad un’altra verità di fede: il privilegio della Regalità di Maria, per la quale Maria è incoronata nella gloria celeste e regna sul cielo e sulla terra, come sovrana della Chiesa militante, purgante e trionfante, regina degli Angeli e dei Santi.

Il giorno dell’Assunzione è infatti lo stesso giorno della gloria e dell’incoronazione di Maria in Cielo e se nell’eternità si potessero distinguere i giorni, dovremmo dire che non vi fu giorno più bello e straordinario di questo.

Il grandioso piano che Dio nelle visioni sconfinate della sua mente infinita aveva previsto per Maria ebbe la sua completa attuazione nel giorno in cui la Madonna, lasciata definitivamente la terra, fu collocata anima e corpo in Cielo, sul trono dell’eterna gloria.

Per questo san Pier Damiani definisce l’Assunzione di Maria uno spettacolo ancora più glorioso dell’Ascensione di Gesù Cristo, perché al Redentore vennero ad incontrarLo solamente gli Angeli, mentre alla Madonna andò incontro lo stesso Signore, re del Cielo, con tutto lo stuolo degli Angeli e dei santi.

L’aspettava un trono pensato e preparato per Lei fin dall’eternità. Il Cielo fu illuminato da una luce nuova, mai vista. Maria fu innalzata al di sopra di tutti i cori degli angeli e dei santi. Un solo trono è superiore al suo, quello di Gesù. Gli altri stanno tutti al di sotto, per splendore, intensità, estensione e pienezza. Subito dopo la gloria di Gesù, viene la gloria di Maria. Come di Gesù è detto che siede alla destra di Dio Padre onnipotente, così di Maria si deve ripetere che siede alla destra di Gesù medesimo.

A lei Regina del Cielo e della terra, si rivolge il nostro pensiero e la nostra preghiera, in questi giorni in cui la società sembra riflettere non la gloria luminosa del Cielo, ma le ombre terrificanti dell’inferno.

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