Roberto de Mattei
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San Giuseppe protettore della Chiesa, a Fatima e nel nostro tempo
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San Giuseppe protettore della Chiesa, a Fatima e nel nostro tempo

San Giuseppe, con san Michele Arcangelo, è il patrono della Chiesa universale, ma, a differenza di san Michele, il suo Patronato ha ricevuto una proclamazione solenne dal papa Pio IX, ,nel decreto “Quemadmodum Deus” dell’8 dicembre 1870, che ha stabilito che la sua festa fosse celebrata il 19 marzo di ogni anno. Questa festa è tanto importante che per celebrare il 150esimo anniversario del decreto di Pio IX, papa Francesco ha indetto un Anno di San Giuseppe dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021: un’iniziativa nel solco della Tradizione cattolica di cui dobbiamo essergli grati.

Un grande devoto di san Giuseppe è stato anche il papa Leone XIII, che gli ha dedicato l’enciclica “Quamquam pluries” del 15 agosto 1889. In quest’enciclica, di fronte ai mali che funestavano la Chiesa e la società intera, “quando il potere delle tenebre sembra possa osare tutto a danno della cattolicità”, Leone XIII raccomanda la devozione alla Santissima Vergine Maria e in particolare la recita del Rosario, ma a questa devozione ne aggiunge un’altra, quella a san Giuseppe, proclamato pochi anni prima da Pio IX patrono della Chiesa. Leone XIII spiega che questo titolo è come l’estensione di quello di capo della Sacra Famiglia, sposo della beatissima Vergine e padre putativo del Figlio di Dio.

“Ora la casa divina, che Giuseppe con quasi patria potestà governava, era la culla della nascente Chiesa. La Vergine santissima, in quanto madre di Gesù Cristo, è anche madre di tutti i cristiani, da lei generati, in mezzo alle atrocissime pene del Redentore sul Calvario; così pure Gesù Cristo è come il primogenito dei cristiani, che gli sono fratelli per adozione e redenzione. Ne consegue che il beatissimo Patriarca si consideri protettore, in modo speciale, della moltitudine dei cristiani di cui è formata la Chiesa, cioè di questa innumerevole famiglia sparsa in tutto il mondo sulla quale egli, come sposo di Maria e padre di Gesù Cristo, ha un’autorità pressoché paterna. È dunque cosa giusta e sommamente degna del beato Giuseppe che, come egli un tempo soleva tutelare santamente in ogni evento la famiglia di Nazaret, così ora col suo celeste patrocinio protegga e difenda la Chiesa di Cristo”.

A quest’enciclica Leone XIII aggiunge una «Oratio ad Sanctum Iosephum» che così recita: 

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua Santissima Sposa. Deh! per quel sacro vincolo di carità che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, guarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità: e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché sul tuo esempio, e mercé il tuo soccorso, possiamo vivere virtuosamente, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Così sia”.

La Chiesa invita a pregare san Giuseppe, anche praticando la devozione del Sacro Manto di San Giuseppe, un insieme di orazioni da recitare per 30 giorni consecutivi,  che trae ispirazione dalla reliquia del Sacro Manto che san Girolamo, nel IV secolo, portò in un viaggio a Roma, di ritorno dalla Terrasanta. Ancora oggi, il manto di san Giuseppe è custodito, insieme a un velo di Maria, nella basilica di Sant’Anastasia al Palatino. 

L’enciclica di Pio XI Divini Redemptoris contro il comunismo fu promulgata proprio il 19 marzo 1937, nel giorno della festa del santo, e, a conclusione del suo documento, il Papa volle porre “la grande azione della Chiesa cattolica contro il comunismo ateo e mondiale sotto l’egida del potente protettore della Chiesa, san Giuseppe”. In un successivo discorso, il 19 marzo 1938, Pio XI, ricordando l’onnipotente mediazione e intercessione di Maria, disse: “È vero: l’intercessione di Maria è intercessione della Madre, quindi il Figlio non può negare nulla a lei; ma l’intercessione di Giuseppe è quella dello sposo, del padre, del capo di casa della famiglia di Nazareth… Capo di casa era proprio lui, Giuseppe, perciò questa intercessione non può non essere onnipotente”.

La presenza di san Giuseppe, capo della Sacra Famiglia e protettore della Chiesa, suggella per così dire il ciclo delle apparizioni di Fatima.

Il 13 ottobre 1917, durante l’ultima apparizione della Madonna quella del miracolo del sole, insieme alla Vergine apparvero anche san Giuseppe e Gesù Bambino. Suor Lucia, la veggente di Fatima, descrisse così l’apparizione nelle sue memorie: “Scomparsa la Madonna nell’immensa distanza del firmamento, vedemmo, vicino al sole, San Giuseppe col Bambino e la Madonna vestita di bianco con un manto azzurro. San Giuseppe e il Bambino parevano benedire il mondo, con dei gesti che facevano con la mano in forma di Croce. Poco dopo, svanita quest’apparizione, vidi il Signore e la Madonna, che mi pareva la Madonna addolorata. Il Signore sembrava benedire il mondo nello stesso modo di san Giuseppe”.

San Giuseppe non benedice solo i presenti, ma il mondo intero. E’ una benedizione solenne, impartita assieme a Gesù e alla Madonna. Oggi il mondo è in fiamme, il fumo dell’incendio avvolge la Chiesa e in quest’ora drammatica la Chiesa e il mondo hanno bisogno più che mai dell’intercessione di san Giuseppe, della sua protezione e della sua benedizione. Il Messaggio di Fatima, che è un compendio teologico per il nostro tempo, ce lo ricorda. Quando tutto sembra perduto bisogna alzare gli occhi al Cielo e dal Cielo, la Madonna, il Bambino Gesù e san Giuseppe benedicono, incoraggiano e proteggono, tutti coloro che pregano e combattono in difesa della Chiesa e della gloria di Dio.

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