Roberto de Mattei
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La festa del Cuore Immacolato di Maria
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La festa del Cuore Immacolato di Maria

Il 22 agosto la liturgia tradizionale della Chiesa celebra la festa del Cuore Immacolato di Maria. Con la riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II, la festa è stata spostata al sabato della seconda settimana dopo Pentecoste. 

La devozione al Cuore Immacolato di Maria è antica come il Cristianesimo. Il suo primo grande apostolo fu, nel secolo XVII, san Giovanni Eudes (1601-1680) che la cominciò a celebrare con i religiosi della congregazione da lui fondata, gli Eudisti. Il Cuore Immacolato di Maria dice san Giovanni Eudes è il Cuore depositario e custode delle grazie meritate dal Signore con la sua vita e con la sua morte e sappiamo che Dio non distribuì mai, né distribuirà grazie ad alcuno se non per le mani e il Cuore di Colei, che è tesoriera e dispensatrice di tutti i doni. È il Cuore, infine, che ci è stato dato con quello di Gesù, “non solo per modello, ma perché sia il nostro, perché, essendo membra di Gesù e figli di Maria, dobbiamo avere con il nostro Capo e con la nostra Madre un solo cuore e dobbiamo compiere tutte le nostre azioni con il Cuore di Gesù e di Maria” (Il Cuore ammirabile di Maria, l. xi, c. 2).

Un grande impulso a questa devozione fu dato dal dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato da Pio IX l’8 dicembre 1854. Fin dal primo istante della sua esistenza, come si legge nella bolla Ineffabilis Deus, che ne definisce l’Immacolato concepimento, Maria fu ricolma di luce, di bellezza, di santità e fu posta al di sopra di tutti gli Angeli e i Santi. Al di fuori di Dio, nulla è più alto di Lei nell’universo. Per questo la Chiesa riserva alla Santissima Vergine lo speciale culto denominato iperdulia che ha per oggetto la sua persona e il Suo Cuore. 

La devozione al Cuore Immacolato di Maria si accompagna alla devozione al Sacratissimo Cuore di Gesù. I due Cuori sono inscindibilmente uniti. Come in Gesù Cristo anche in Maria non vi è parte più eccellente e più nobile del Cuore. Nel Cuore di Maria, afferma san Luigi Maria Grignion de Montfort, Dio stesso ha preso dimora con tutte le sue perfezioni (Trattato della vera Devozione, n. 178).  

La Madonna che nel 1858, a Lourdes, aveva posto il suo suggello al dogma dell’Immacolata Concezione, nel 1917 a Fatima, annunciò ai tre pastorelli della Cova da Iria che Dio voleva instaurare nel mondo la devozione al suo Cuore Immacolato e chiese, perché ciò avvenisse, la consacrazione della Russia e la propagazione della pratica dei primi cinque sabati del mese. Pio XII nel 1942, consacrò al Cuore Immacolato di Maria la Chiesa e il genere umano e nel 1944 ne estese la festa a tutta la Chiesa, fissandola al 22 Agosto. Lo stesso Pio XII con l’enciclica Ad Coeli Reginam del 28 ottobre 1954 istituì la festa di Maria Regina da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il 31 maggio e ordinò che in quel giorno fosse rinnovata la consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato di Maria. Pio XII, proclamò di riporre in questo gesto “la grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione”, affermando che “l’invocazione del regno di Maria è (…) la voce della fede e della speranza cristiana” (Discorso del 1 novembre 1954)

La devozione al Cuore Immacolato di Maria è legata dunque a quella della Regalità della Beatissima Vergine, ovvero alla devozione al suo Regno, anche sociale, riassunta dalle stesse parole della Madonna: “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà”. 

La vocazione della nostra epoca è quella di corrispondere al desiderio del Cielo, combattendo per la realizzazione di questa promessa, che significa il trionfo della Chiesa e la realizzazione del Regno sociale di Gesù e Maria. Gesù Cristo ha il diritto a regnare sulle istituzioni, le leggi, i costumi della società umana. Egli, però, vuole che con Lui regni la Sua divina Madre Maria, che fu nascosta al mondo nell’ora dell’Incarnazione, ma che, come afferma san Luigi Maria Grignion de Montfort, deve essere conosciuta, acclamata e proclamata Regina dal mondo intero.  

Il trionfo finale del Cuore Immacolato di Maria segna la fine di un mondo ribelle a Dio e il ritorno dell’umanità ai principi inviolabili dell’ordine naturale e cristiano. Una conversione profonda e duratura destinata a trasformare il mondo moderno, come accadde quando l’influsso vitale della Grazia trasformò la barbarie e formò la Civiltà cristiana medioevale.

 Un vero cattolico non può dubitare della promessa di Fatima, riconosciuta come vera da tutti i Papi del XX e del XXI secolo. Papa Francesco, con la consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, compiuta il 25 marzo di quest’anno, ha avvicinato il misterioso momento del trionfo del Cuore Immacolato, per il quale tante anime pregano e lottano.

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Analisi e commenti sull’attualità religiosa, politica e culturale.